Ascolta
In quel tempo,
vedendo le folle, Gesù salì sul monte:
si pose a sedere e si avvicinarono a lui
i suoi discepoli. Si mise a parlare e
insegnava loro dicendo: «Beati i poveri
in spirito, perché di essi è il regno
dei cieli. Beati quelli che sono nel
pianto, perché saranno consolati. Beati
i miti, perché avranno in eredità la
terra. Beati quelli che hanno fame e sete
della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché
troveranno misericordia. Beati i puri di
cuore, perché vedranno Dio. Beati gli
operatori di pace, perché saranno
chiamati figli di Dio. Beati i
perseguitati per la giustizia, perché di
essi è il regno dei cieli. Beati voi
quando vi insulteranno, vi
perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni
sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande
è la vostra ricompensa nei cieli».
Medita
Oggi la Chiesa ci invita a
riflettere sulla santità, che è la
chiamata di tutti i cristiani, invitati a
vivere da discepoli, avendo in se stessi
gli stessi sentimenti che furono e
sono in Cristo Gesù.
Se ci pensiamo bene forse tutti noi
abbiamo incontrato nella nostra vita
qualche santo, cioè un
cristiano che è stato autentico nella
sua fede, che ha percorso il
cammino delle beatitudini.
Oggi è il giorno per fare festa, per
ringraziare Dio di questi fratelli e
sorelle, ma è anche il giorno del
rinnovato invito del Signore a ciascuno
di noi: sii santo, sii felice!
Sì, la chiamata che il Vangelo ci
presenta è quella di essere felici.
Spesso pensiamo che il Vangelo ci chiami
prima di tutto ad una perfezione
impossibile o poco
umana, invece oggi il Signore ci dice
qualcosa di diverso.
Se è proprio la felicità quella che
ciascun uomo e donna cercano, il Signore
ci invita proprio a questo: essere felici,
beati. Ma cosa è la felicità? Non è
forse avere un
senso per cui vale la pena di vivere e di
morire?
Per Riflettere
Sei felice? Quali strade hai
percorso per esserlo? Quali attese hai
nel cuore? Confrontati con le Beatitudini
del Vangelo.
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