Ascolta
[Dopo che ebbe
lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse
loro:
«In verità, in verità io vi dico: un
servo non è più grande del suo padrone,
né un inviato è più grande di chi lo
ha mandato. Sapendo queste cose, siete
beati se le mettete in pratica. Non parlo
di tutti voi; io conosco quelli che ho
scelto; ma deve compiersi la Scrittura:
Colui che mangia il mio pane ha
alzato contro di me il suo calcagno.
Ve lo dico fin d'ora, prima che accada,
perché, quando sarà avvenuto, crediate
che Io Sono. In verità, in verità io vi
dico: chi accoglie colui che io manderò,
accoglie me; chi accoglie me, accoglie
colui che mi ha mandato».
Medita
Dopo aver compiuto l'ennesimo
gesto inaspettato e scandaloso, dopo
essersi chinato per lavare i piedi ai
suoi discepoli, Gesù sembra sperimentare
il limite, misurare la fragilità, il
rifiuto dell'uomo. Ammonisce i suoi
discepoli e li invita ad instaurare nel
mondo la nuova logica che Lui è venuto
ad inaugurare. Poi il tono si fa sommesso,
quasi solenne; Gesù sembra rivolgere un
ultimo, accorato appello per convertire
il cuore degli uomini (o meglio, di quell'uomo
che lo ha tradito): Colui che
mangia il mio pane ha alzato contro di me
il mio calcagno.
Lo sa bene Giuda, l'unico dei Dodici che
ha capito cosa stia succedendo, l'unico
che tenta una disperata soluzione,
pensando di correggere con i suoi mezzi
umani il piano di Dio. Vale la pena
soffermarsi su alcune parole di Paolo
Curtaz che commentano questo brano:
È finita. Gesù si ritrova, solo,
a decidere sul da farsi. Andarsene?
Mollare tutto? Arrendersi all'evidenza?
No. In quella cena che diventa pasquale
Gesù va oltre, si dona, si consegna alla
nostra assordante indifferenza. Quella
cena che rifacciamo, in obbedienza.
Quella cena che è la prima, quella da
cui tutto nasce. Quella cena che oggi
rifaremo, con fede, silenzio, adoranti.
Siamo qui a misurare l'amore di Dio e ne
siamo travolti. Ecco, Dio si dona in un
pezzo di pane.
Per Riflettere
``La verità di Dio è che Dio
è amore. E questo amore con cui Dio ci
avvolge è la chiave della nostra vita,
il segreto di ogni nostro agire''. (Carlo
Maria Martini)
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