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DOMENICA
29 Maggio 2011
Vangelo secondo Giovanni (14,15-21)
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Questo Mese è stato interamente
curato da
padre Roberto Jokanovic |
Ascolta
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io
pregherò il Padre ed egli vi darà un altro
Consolatore perché rimanga con voi per sempre, o
Spirito di verità che il mondo non può ricevere,
perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo
conoscete, perché egli dimora presso di voi e
sarà in voi. Non vi lascerò orfani, ritornerò
da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà
più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e
voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io
sono nel Padre e voi in me e io in voi. Chi
accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi
mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e
anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui".
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Medita
Vale la pena fermarsi a meditare le
bellissime parole di congedo che Gesù ci offre
nel vangelo di Giovanni. In questo brano troviamo
Gesù insieme ai suoi discepoli per parlare dell'amore
con loro prima della sua partenza. Egli vuole che
non si angoscino troppo a causa della sua morte e
sappiano scoprire che Lui ha un progetto
meraviglioso per loro: "non vi lascerò
orfani: verrò da voi" (v. 18). Gesù
annuncia che sarà presente in maniera diversa,
che potranno scoprire solo con gli occhi della
fede; perciò il mondo non potrà scoprirlo, loro,
al contrario, sì, potranno riconoscerlo: "voi
invece mi vedrete" (v. 19a); e quell'incontro
con Gesù sarà come una vita nuova per loro:
"perché io vivo e voi vivrete" (v. 19b).
Quel giorno non dovranno piangere la sua assenza;
anzi, "perché voi saprete che io sono nel
Padre mio e voi in me e io in voi" (v. 20).
Gesù rivela che l'intimità divina si farà
presente nell'intimo dei discepoli, che loro
sapranno come mai prima quanto Gesù li ama, e lo
vedranno come non l'hanno visto mai: "lo
amerò e mi manifesterò a lui" (v. 21).
Tutto questo sarà possibile per l'azione dello
Spirito Santo: "e io pregherò il Padre ed
egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga
con voi per sempre, lo Spirito della verità, che
il mondo non può ricevere perché non lo vede e
non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli
rimane presso di voi e sarà in voi" (v. 16-17).
Ora, per tutto ciò occorre essere disposti a
compiere il comandamento dell'amore che Gesù
lascia ai suoi discepoli, perché nessuno può
vivere l'esperienza della sua presenza isolato
dagli altri.
Questa sublime situazione che Gesù annuncia ai
suoi discepoli è quel che capitò dopo la sua
risurrezione, pertanto è la situazione che noi
dovremmo vivere, riconoscendo con gratitudine e
gioia l'amorevole presenza di Gesù nella nostra
vita, e reagendo a questo amore con gesti d'amore
verso il prossimo.
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Per
Riflettere |
Gesù è rimasto con noi, anche se non lo vediamo,
egli palpita nel nostro cuore e vive nel nostro
spirito con tutti i suoi insegnamenti.
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