
Crocefisso di
San Damiano in Argento

Quadri Sacri
realizzati con lastre di Argento 925% Clic per Info


18 DVD
- Abramo
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- San Paolo
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Nazareth
- Tommaso
- Maria Maddalena
- Giuda
- San Giovanni
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MARTEDÌ
10 Gennaio 2012
Vangelo secondo Marco (1,21b-28)
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Questo Mese è stato interamente
curato da
Don Piero Dini |
Ascolta
In quel tempo, Gesù,
entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,]
insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento:
egli infatti insegnava loro come uno che ha
autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella
loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno
spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo:
«Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a
rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da
lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e
gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi
da timore, tanto che si chiedevano a vicenda:
«Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato
con autorità. Comanda persino agli spiriti
impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta
la regione della Galilea.
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Medita
Oggi incontriamo Gesù dedito
allinsegnamento e ad un esorcismo. Oltre
che da quanto diceva e faceva, la folla era
colpita dallautorità con cui si muoveva.
In altre parole, Gesù era autorevole perché
Figlio di Dio, mandato da Lui per sanare
lumanità ferita. Non solo. Le persone
leggevano in Lui quellautorevolezza che
viene dalla serietà con cui si affronta il
proprio compito, dalla coerenza delle scelte, dal
credere in quel che si dice e dallassumersene
le conseguenze, dalla franchezza, dalla bontà
del cuore alla quale si vuole rimanere fedeli ad
ogni costo. Gesù non aveva unautorità
riconosciuta dagli scribi per i suoi studi sulla
Legge. Non aveva ricevuto un ruolo o un compito
preciso dai potenti del suo tempo. La sua
autorità gli veniva riconosciuta dalla gente
semplice che leggeva nelle sue parole, nei suoi
modi, ne suo agire,la mano di Dio. E con questa
autorità raggiungeva i cuori!
La stessa cosa dovrebbe valere anche per noi!
Nessuno può darci autorevolezza. Noi, al massimo,
possiamo ricevere incarichi,
responsabilità
, ma lautorità e
lautorevolezza che ne derivano dipendono da
come noi viviamo questi ruoli e incarichi
ricevuti. Molte persone, infatti, vivono nel
nascondimento, sconosciute ai più, ma per la
loro fedeltà a Dio, al Vangelo e alla Chiesa,
sono punti di riferimento autorevoli,
fari che possono illuminare tante
altre persone. Così va vissuta la sfida
educativa che i nostri Vescovi ci invitano
ad incarnare nel nostro oggi!
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Per
Riflettere |
Lesperienza del dono divino della
riconciliazione, accolto e testimoniato, diventa
per la chiesa possibilità concreta di uno stile
di vita che educa alla pace.
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