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In quel tempo,
Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo
visto uno che scacciava demòni nel tuo
nome e volevamo impedirglielo, perché
non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite,
perché non c'è nessuno che faccia un
miracolo nel mio nome e subito possa
parlare male di me: chi non è contro di
noi è per noi.
Medita
Giovanni, il discepolo più
vicino al cuore di Gesù; quello che ci
darà la più bella definizione di Dio
scrivendo: è amore, forse preso da zelo
e da una sorta di sana gelosia, gli
racconta quanto stava per avvenire; lui
stesso sembra poco convinto che sarebbe
stata una scelta saggia. Lo zelo se non
è accompagnato dal discernimento, può
anche giocare brutti scherzi seppure in
buona fede; anche altri discepoli
sembrano esserci cascati. La possibile
scelta è sottoposta al giudizio il
Maestro, e lui non può apprezzarla:
abbiamo visto uno che
scacciava demoni nel tuo nome e volevamo
impedirglielo, perché non ci
seguiva. Non era dei dodici, ma
invocava il nome Gesù, evidentemente con
fede se per la potenza di quel nome il
demonio veniva vinto. Forse Giovanni
pensa che l'invocazione di Gesù e il
relativo potere che ne deriva sia un
privilegio riservato solo a chi lo sta
effettivamente già seguendo: loro
soltanto ne hanno il monopolio. Ma chi fa
un miracolo nel suo nome, chiaramente
deve godere di piena comunione con lui.
Solo quelli che gli sono decisamente
contro non possono abusare del suo nome
per fini scaramantici, o vantare una
condizione di discepolato che i fatti
sembrano smentire. Loro sono credenti,
magari con una fede grande quanto un seme
di senape, ma anche tra loro c'è pur
sempre un Giuda.
Non è eccessivo dire che la vicenda si
ripete nel cammino dei secoli. Forse è
il caso di aggiungere: Guarda di
non credere che tu solo, o la tua
associazione, il tuo gruppo, la tua
parrocchia, il tuo metodo pastorale siano
i soli capaci di annunziarlo e
testimoniarlo nel modo giusto. Semi di
Spirito Santo si trovano quasi ovunque;
magari in ogni cuore. Calpestarli non è
agire secondo il cuore di Gesù,
riconoscerli con umiltà è gioire
contemplando quante siano le vie del
Signore, e quanto siano numerosi i
compagni di viaggio: anche sembrano
camminare su viottoli paralleli alla
nostra strada.
Preghiamo
Chi non è contro di noi è per
noi.
Donaci, Spirito Santo, una ventata di
ottimismo e di umiltà.
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