
Crocefisso di
San Damiano in Argento

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Croce di S.
Benedetto
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MARTEDÌ
14 Dicembre 2010
Vangelo secondo Matteo (21,28-32)
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Il mese di
Novembre è stato interamente curato da:
Luigi Cioni |
Ascolta
"Che ve ne pare? Un
uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse:
"Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna".
Ed egli rispose: "Non ne ho voglia". Ma
poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e
disse lo stesso. Ed egli rispose: "Sì,
signore". Ma non vi andò.
Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?".
Risposero: "Il primo". E Gesù disse
loro:
"In verità io vi dico: i pubblicani e le
prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
Giovanni infatti venne a voi sulla via della
giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani
e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al
contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi
siete nemmeno pentiti così da credergli.
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Medita
Il testo ci riporta una parabola di
Gesù. Come sempre un fatto semplice, della vita,
che tutti noi comprendiamo, diventa base per un
grande insegnamento.
Ancora una volta Gesù si rivolge ai credenti del
tempo: capi dei sacerdoti e anziani del popolo.
Ancora una volta richiama Giovanni e rimprovera
coloro che avendolo visto e sentito non ne sono
stati toccati,non lo hanno accolto. Ma questa
volta le sue parole, la sua interpretazione della
parabola è sorprendente: i peccatori e le
prostitute vi precederanno nel Regno di Dio. Una
frase detta ai "credenti" che ancora
oggi suona scandalosamente forte. C'è chi dice e
non fa, chi sembra non fare ma poi ....Dio
conosce il cuore. C'è chi si crede giusto, solo
perché credente; chi sa di essere "lontano"
e anela a un cammino, un cambiamento, alla
conversione.
Una parola forte per noi, per metterci in
discussione!
Nessun giudizio è plausibile per il credente;
anzi, talvolta, le apparenze ingannano.Chi è il
credente? Talvolta rischiamo di ingannare anche
noi stessi; ci crediamo credenti perché facciamo
qualcosa, magari preghiamo o ci accostiamo ai
sacramenti...conosciamo la Parola....ma cosa
viviamo, come accogliamo l'invito alla
conversione, che il Signore ci rivolge, come
camminiamo e obbediamo alla chiamata di Dio?Come
guardiamo gli altri? Talvolta siamo anche noi
tentati di crederci migliori, di credere che noi
siamo "dentro" e loro sono "fuori"?
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Per
Riflettere |
Parole come queste devono davvero metterci in
discussione, spingerci a compiere un serio esame
sulla nostra vita di fede.
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