I Sei Peccati Contro Lo
Spirito Santo
LA PRESUNZIONE
DI SALVARSI SENZA MERITO
Dalle sue piaghe siete stati guariti (1 Pt 2,25)
Davvero tu presumi di salvarti senza merito?
Davanti a un regalo così grande perché si tratta
di regalo , tu pretendi, tu esigi? Sei certo che
Dio sia un Dio di infinita bontà e che non gli costi
nulla a dare il perdono e il premio? Come puoi dire che
non gli costa?
Da una parte della bilancia ci stanno i nostri peccati e
dallaltra i meriti del Figlio suo che è morto in
croce per noi. Dio è Amore, egli è il nostro Padre che
non ci vuole servi ma figli, e figli che sanno amare, ad
immagine del suo Figlio Gesù.
Dunque tu presumi di salvarti perché pensi di farcela
con le tue forze senza aver bisogno di Gesù Cristo:
così tu neghi lo Spirito Santo, luce vera che illumina
ogni uomo: egli che afferma, per mezzo degli Apostoli,
che solo Gesù è lunico Salvatore del mondo.
Bestemmia imperdonabile contro lo Spirito Santo, afferma
Gesù. Infatti Dio è luce e in lui non ci sono
tenebre. Se camminiamo nella luce il sangue di Gesù ci
purifica da ogni peccato (1 Gv 1,5-7).
Presumere di salvarsi senza fare nulla pensando e
sperando di ottenere il perdono e il premio senza bisogno
di chiedere scusa a nessuno è proprio il modo con il
quale si nega lamore con cui lo Spirito Santo ha
accompagnato e sostenuto il Figlio della Vergine Maria,
Gesù, nei momenti più terribili della sua passione e
morte, quando Lui ha avuto il coraggio di implorare il
suo Dio così: Padre, perdona loro perché non sanno
quello che fanno.
Bestemmia imperdonabile contro lo Spirito Santo.
Questo peccato è gravissimo perché non viene
riconosciuta la divinità di Gesù Cristo e dello Spirito
Santo. Sappiamo infatti che i Giudei avevano accusato
Gesù di cacciare i demoni nel nome di Belzebul, come suo
alleato. La volontà del Padre è chiara: Dio ci ha
liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel
regno del suo Figlio diletto (Col 1,13-15). Per cui
il Regno è un dono che riceviamo.
Fiducia disordinata
Grave peccato, bestemmia imperdonabile contro lo Spirito
Santo è anche la fiducia disordinata in sé stessi,
nelle proprie convinzioni, considerando Dio come un
bonaccione da poco, che non la pensa come gli uomini di
Chiesa, ma alla maniera di quei poveri preti che uniscono
in matrimonio religioso i gay affermando che davanti a
Dio lamore vale più di qualsiasi regola della
Chiesa. Costoro negano lassistenza dello Spirito di
Gesù sulle Scritture e sulla Chiesa.
Sappiamo che Dio è buono e che egli stesso ha detto di
voler salvare tutti gli uomini (cf 1 Tm 2,4). Per fare
questo non ha bisogno di prendere in prestito le ipotesi
o le congetture umane, i nostri suggerimenti o le nostre
idee, egli è lAmore, e pertanto la salvezza dovrà
essere opera del Divino Amore.
La salvezza è gratuita per tutti, è dono, perché Gesù
ha pagato per amore. Vengono accolti quelli che si
convertono a Dio, pentiti dei loro peccati, e quelli che
esercitano con amore le opere di misericordia.
Ma non è per i superbi, gli arroganti, gli orgogliosi,
tutti quelli cioè che rifiutano lAmore. Costoro
troveranno la porta del Paradiso chiusa e sbarrata.
Questa è la bestemmia contro lo Spirito Santo, il quale
continua a proclamare che Gesù Cristo è lunico
Salvatore del mondo.
Preghiamo con il Salmo 22
Rit.: Signore, guidami per il giusto cammino.
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce. Rit.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. Rit.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca. Rit.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni. Rit.
Una triste storia
Cera un uomo ricco, che vestiva di porpora e
di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un
mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta,
coperto di piaghe,bramoso di sfamarsi di quello che
cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a
leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu
portato dagli angeli nel seno di Abramo.
Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando
nellinferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide
di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora
gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda
Lazzaro a intingere nellacqua la punta del dito e
bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i
tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali;
ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso:
coloro che di qui vogliono passare da voi non possono,
né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli
replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di
mio padre, perché ho cinque fratelli.
Li ammonisca, perché non vengano anchessi in
questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè
e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma
se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.
Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti,
neanche se uno risuscitasse dai morti saranno
persuasi (Luca 16).
Preghiera
O mio buon Signore Gesù, quando io penso a te e a tutto
quello che tu hai fatto per me, come potrei pretendere di
seguirti, e quindi di salvarmi, e allo stesso tempo di
stare con le mani in mano, senza far nulla? Quale premio
potrei attendere dal Padre tuo?
È da insipienti pensare di potermi sedere davanti a una
tavola ben imbandita senza darmi da fare, senza sudare,
senza avere i calli alle mani. Ho visto che gli
agricoltori arano con arte i loro campi e preparano con
cura i semi da gettare nei solchi. E poi attendono con
pazienza e fiducia le piogge di autunno e di primavera,
per poter quindi tornare, a suo tempo, gioiosi alle loro
case con un carico abbondante di spighe dorate.
Mi rendo conto che se presumo di salvarmi senza far nulla,
commetto un grave affronto contro lo Spirito Santo. Per
questo ti prego, caro Gesù, effondi su di me il tuo
Santo Spirito perché faccia di me una creatura nuova,
capace di lavorare con buona volontà nella vigna del
Padre. Tu stesso mi hai insegnato che lopera delle
opere è questa: amare Dio con tutto il cuore, con tutta
lanima e con tutte le forze, e amare il mio
prossimo come me stesso. Allora la salvezza sarà un
regalo insuperabile.
Chiedo pertanto il tuo amore e il tuo aiuto, o mio buon
Gesù, perché io possa essere sempre attento alla voce
dello Spirito che mi fa conoscere la volontà del Padre e
mi dà la forza di attuarla nelle parole e nelle opere.
Amen.
D. Timoteo Munari sdb
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