7. continua il viaggio nella
meravigliosa preghiera di Gesù |
Gerondas,
permettetemi di porvi alcune domande che sono sorte
mentre parlavate degli stadi della preghiera di Gesù.
Cosa intendete con la parola cuore?
Secondo gli insegnamenti dei Santi Padri, il cuore
è il centro del mondo spirituale. Tra le tante opinione
dei Padri sullargomento ne ricorderò una peculiare
di SantEpifanio, vescovo di Constanza di Cipro:
Per questa ragione, non abbiamo bisogno, in alcun
modo, di definire né di accertarci in quale parte
delluomo sia realizzata limmagine di Dio;
dobbiamo invece confessare che limmagine di Dio
esiste nelluomo, così che non disprezzeremo la
grazia di Dio e non rifiuteremo di credere in Lui.
Perché qualunque cosa Dio dica è vera, sebbene la Sua
parola sia, in un certo senso, sfuggita la nostra
capacità di concepirla. Proprio con un raggio che,
quando cade su un prisma è riflesso su tutti i lati,
allo stesso modo anche lanima si esprime attraverso
tutto lessere umano. Quando diciamo la preghiera di
Gesù noi fissiamo lattenzione sullorgano
fisico, sul cuore, così che ci distraiamo dal mondo
esterno e lo riportiamo dentro di noi stessi, dentro il
cuore profondo. Così il nostro nous
locchio dellanima ritorna a casa dove
si unisce alle altre forze.
Permettetemi una seconda domanda. Tutti quelli che
sono incantati dal piacere di Dio seguono questo corso
che mi avete appena descritto?
Sì, la maggior parte di loro. Ci sono alcuni che
cercano, sin dallinizio, di unire il nous con il
cuore facendo esercizi di respirazione. Respirano quando
dicono Signore Gesù Cristo..... ed espirano
quando dicono abbi pietà di me...... Seguono
laria che scende dal naso fino al cuore e lì si
riposano un po.
Questo, ovviamente, viene fatto per permettere che il
nous si fissi sulla preghiera. I Santi Padri ci hanno
tramandato un altro metodo. Respiriamo dicendo tutte le
parole della preghiera di Gesù ed espiriamo ripetendole.
Questo metodo, tuttavia, richiede maturità nello
sviluppo spirituale. Usare questo modo di respirare può
causare molti difficoltà, molti problemi; è per questo
che andrebbe evitato, se non si è guidati da un padre
spirituale. Può essere usato, comunque, semplicemente
per fissare il nous sulle parole della preghiera
cosicché il nous non si distragga. Ripeto, ciò
necessita di una speciale benedizione (permesso) da un
padre competente.
Prima avete detto, Gerondas, che lo scopo della
preghiera di Gesù è di riportare il nous al cuore,
cioè lenergia allessenza. Possiamo fare
esperienza di ciò specificamente al terzo stadio di
questo santo cammino. Quando, tuttavia, avete parlato del
quinto stadio, avete citato San Basilio il Grande:
Colui che ama Dio, avendo evitato tutti questi, si
lancia verso Dio. Come può il nous rientrare nel
cuore e lanciarsi verso Dio? Cè forse una
contraddizione?
No, il santo eremita ha risposto. Come insegnano i
Santi Padri Teofori , coloro che pregano sono in vari
stadi. Ci sono principianti così come esperti; essi sono
meglio noti, negli insegnamenti dei Padri, come i
pratici e i teoretici. Per i
pratici, la preghiera nasce dal timore di Dio e da una
ferma speranza in Lui, mentre per i teoretici, la
preghiera è generata da un intenso desiderio di Dio e da
una totale purificazione. La caratteristica del primo
stadio quello dei pratici è la
concentrazione del nous nel cuore; il nous prega a Dio
senza distrazione. La caratteristica del secondo stadio
di preghiera quello dei teoretici è il
rapimento del nous da parte della Luce divina, così che
non è conscio né del mondo né di se stesso. Questa è
lestasi del nous; in questo stadio, il nous si
lancia verso Dio. I Padri Teofori che hanno fatto
esperienza di questi stadi beati descrivono lestasi
divina. San Massimo scrive: E il rapimento
del nous da parte della divina e infinita luce, così che
esso non è conscio né di se stesso né di alcun altra
cosa creata ma solo di Lui Che, attraverso lamore,
ha risvegliato un tale splendore nel nous.
Permettetemi unaltra domanda. Non ho ben
compreso la citazione che avete fatto prima: Io
dormivo, ma il mio cuore vegliava (CC 5:2). Me la
potete spiegare? Come è possibile che il cuore continui
a pregare mentre luomo dorme?
Questo passaggio è scritto nel libro
dellAntico Testamento che è chiamato Cantico
dei Cantici. Non è difficile da spiegare. Il
profeta Davide dice che il cuore delluomo è
profondo. Tutti gli eventi, tutte le impressioni del
giorno e le occupazioni della mente penetrano nelle
profondità del cuore, in quella che oggi chiamiamo il
subconscio. Così, in qualunque cosa luomo sia
occupato durante il giorno, il cuore sarà occupato nelle
medesime cose durante la notte, quando la mente e le
energie umane riposano. E questo appare evidente nei
nostri sogni.
San Basilio dice che in buona parte, le fantasie
notturne (sogni) sono uneco (riflesso) dei nostri
pensieri diurni. Le cattive occupazioni e i cattivi
pensieri del giorno creano brutti sogni. Lo stesso accade
con le opere buone. Lascetico o luomo di Dio,
in generale, pensa a Dio tutto il giorno, attraverso la
preghiera di Gesù. Il ricordo di Dio, attraverso la
ripetizione della preghiera di Gesù, è il suo diletto.
Egli fa tutto, che sia mangiare o bere, per la gloria di
Dio secondo la parola dellApostolo. E
naturale, dunque, che il suo cuore pensi a Dio e che
preghi persino durante le poche ore del riposo notturno.
Il suo cuore è sempre veglio.
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