La Preghiera del cuore.
La vera preghiera interiore
PER I LAICI, COSÌ COME PER I MONACI
Ogni cristiano deve ricordarsi continuamente che
devessere unito al Signore nostro Salvatore con
tutto il suo essere, lasciando che Egli venga a prendere
dimora nella mente e nel cuore; il modo più sicuro per
giungere ad una tale unione con il Signore, dopo la
Comunione al suo Corpo e al suo Sangue, è la Preghiera
interiore di Gesù. Questa preghiera è obbligatoria
anche per i laici, oltre che per i monaci? Sì, lo è
veramente perché, come abbiamo detto, ogni cristiano
devessere unito al Signore nel proprio cuore e il
modo migliore per giungere a tale unione è proprio la
Preghiera di Gesù (o Preghiera del Cuore o Preghiera del
Santo Nome)
Vescovo Giustino
LA POTENZA
DEL NOME
Che cosa diremo di questa preghiera divina,
linvocazione del Salvatore: «Signore Gesù Cristo,
Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore»?
È una preghiera, un voto, una confessione di fede la
quale ci conferisce lo Spirito Santo e i doni divini,
purifica il cuore e scaccia i demoni; è la dimora di
Gesù Cristo in noi, una sorgente di riflessioni
spirituali e di pensieri divini; è la remissione dei
peccati, la guarigione dellanima e del corpo, lo
splendore della luce divina; è una fonte di misericordia
celeste che effonde sugli umili la rivelazione e
liniziazione ai misteri di Dio.
È la nostra unica salvezza perché contiene il Nome
salvifico del nostro Dio, il solo Nome sul quale possiamo
contare, il Nome di Gesù Cristo, il Figlio di Dio: «
Non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il
cielo, nel quale possiamo essere salvati », come ricorda
Pietro (At 4,12).
Per questo tutti i credenti devono continuamente
confessare questo Nome: sia per proclamare la nostra fede
e testimoniare il nostro amore per il Signore Gesù
Cristo, dal quale nulla deve mai separarci, sia inoltre a
causa della grazia che ci viene dal suo nome, a motivo
della remissione dei peccati, della guarigione, della
santificazione, dellilluminazione, e soprattutto a
causa della salvezza che ci ottiene. Il santo Vangelo
dice: « Questi segni sono stati scritti perché crediate
che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio ». Questa è la
fede! E il Vangelo aggiunge: «e perché, credendo,
abbiate la vita nel suo Nome» (Gv 20,31). Questa èla
salvezza e la vita!
s. Simeone di Tessalonica
LA SEMPLICITÀ DELLA PREGHIERA DI GESÙ
La pratica della Preghiera di Gesù è semplice. Rimani
alla presenza del Signore con lattenzione nel cuore
e invocalo: «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi
pietà di me! » Lessenziale non sta nelle parole,
ma nella fede, nella contrizione e nella sottomissione al
Signore. Con questi sentimenti si può stare davanti a
Dio anche senza parole ed essere ugualmente in preghiera.
Teofane il Recluso
SOTTO LO
SGUARDO DI DIO
Lavora recitando la Preghiera di Gesù; Dio ti benedica!
Alluso di recitare oralmente questa preghiera
unisci però il ricordo del Signore, accompagnato dal
timore e dalla devozione. La cosa più importante è che
tu cammini alla presenza di Dio, sotto il suo sguardo,
cosciente che Dio ti sta osservando, sta cercando la tua
anima e il tuo cuore, sta vedendo tutto ciò che succede
in essi. Questa coscienza è la leva più potente del
meccanismo della vita spirituale. Teofane il
Recluso
UN RIFUGIO
PER GLI INDOLENTI
Lesperienza della vita spirituale cinsegna
che chi ha zelo nella preghiera non ha bisogno che gli
sinsegni come perfezionarsi in questo campo.
Continuato con pazienza, lo sforzo stesso della preghiera
conduce alla vetta suprema della preghiera.
Ma cosa devono fare le persone deboli e indolenti,
soprattutto coloro che, prima ancora di aver capito la
vera natura della preghiera, si sono induriti nelle
abitudini quotidiane e si sono lasciati raffreddare da
una ripetizione formalista delle preghiere obbligatorie?
Costoro hanno ancora la possibilità di usare la tecnica
della Preghiera di Gesù come rifugio e fonte di forza.
Non è forse soprattutto per loro che è stata inventata
questa tecnica, in modo da innestare nei loro cuori la
vera preghiera interiore? Teofane il Recluso
UN RIMEDIO CONTRO LA SONNOLENZA
Nei libri si trova scritto che quando la
Preghiera di Gesù acquista forza e si stabilisce
nel cuore, allora ci riempie di energia e
allontana la sonnolenza. Ma un conto è che essa
diventi abituale per la lingua e un altro conto
è che essa si stabilisca nel cuore.
Teofane il Recluso |
|
SCAVARE PROFONDAMENTE
Scava profondamente nella Preghiera di Gesù con tutta la
forza di cui sei capace. Ciò ti ricomporrà in te stesso,
dandoti una sensazione di forza nel Signore, e produrrà
frutto nel farti rimanere costantemente assieme a Lui,
che tu sia da solo o con altri, che tu faccia i lavori di
casa o che tu legga o preghi. Non devi però attribuire
la potenza di questa preghiera alla ripetizione di certe
parole, ma al rivolgere la mente e il cuore verso il
Signore quando ripeti le parole, cioè allattività
che accompagna questa ripetizione. Teofane il
Recluso
UN INNO
CANTATO CON COMPRENSIONE
Come dice lApostolo: «Preferisco dire cinque
parole con la mia comprensione... piuttosto che diecimila
parole in una lingua sconosciuta » (1 Cor 14,19). Prima
di ogni altra cosa è necessario purificare la mente e il
cuore con queste poche parole, tipetendole
incessantemente nel profondo del cuore: « Signore Gesù
Cristo, abbi pietà di me » °, così la preghiera
sale come un inno cantato con comprensione. Ogni
principiante, per quanto possa essere ancora pieno di
passioni, può offrire questa preghiera grazie alla
vigilanza del proprio cuore. Essa poi canterà in lui
solo quando sarà stato purificato dalla preghiera
spirituale. Paissy Velichkovsky
UNA LAMPADA
AI NOSTRI PASSI
Impara a praticare la preghiera della mente nel cuore. La
Preghiera di Gesù infatti è una lampada ai nostri passi
e una stella che ci guida sulla via del cielo, come
insegnano i santi Padri nella Filocalia. La Preghiera di
Gesù, quando brilla incessantemente nella mente e nel
cuore, è una spada contro la debolezza della carne e i
desideri malvagi di gola e di lussuria. Dopo le parole
iniziali: « Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio », puoi
continuare così: « per lintercessione della Madre
di Dio, abbi pietà di me, peccatore ». La preghiera
esteriore da sola non è sufficiente, Dio presta
attenzione alla mente: perciò quei monaci che non
conciliano la preghiera interiore con quella esteriore
non sono monaci, sono simili a legna bruciata. Il monaco
che non conosce o che ha dimenticato la pratica della
Preghiera di Gesù non porta il sigillo di Cristo. I
libri non possono insegnarci la preghiera interiore,
possono solo farci vedere alcuni metodi tecnici per
praticarla. È necessario invece recitarla con
perseveranza. Teofane il Recluso
LE MANI AL
LAVORO, LA MENTE E IL CUORE CON DIO
Hai già letto qualcosa riguardo alla Preghiera di Gesù
e ne sai qualcosa grazie alla tua esperienza personale.
La disciplina necessaria allanima può essere
mantenuta solo con laiuto di questa preghiera. Solo
attraverso di essa possiamo conservare intatta la nostra
disciplina interiore anche quando siamo distratti dalle
preoccupazioni quotidiane. Soltanto questa preghiera ci
rende possibile losservanza del comando dei Padri:
«le mani al lavoro, la mente e i cuori con Dio ». Una
volta che questa preghiera si è innestata nel cuore,
allora non ci sono interruzioni interiori ed essa scorre
sempre con lo stesso perenne movimento.
Il cammino per giungere ad una disciplina interiore
rigorosa è molto faticoso, ma è possibile conservare
questa disposizione di spirito (o una simile) durante gli
svariati ed inevitabili incarichi che ciascuno deve
svolgere: ciò che lo rende possibile è la Preghiera di
Gesù innestata nel cuore. Come si innesta? Non si può
sapere con precisione, ma lessenziale è che ciò
accada. Chi fa questo sforzo diventa sempre più
cosciente di questo innesto, ma non si rende conto di
come avvenga. Per raggiungere questa disciplina interiore
dobbiamo camminare sempre alla presenza di Dio, ripetendo
la Preghiera di Gesù il più frequentemente possibile.
Non appena abbiamo un momento libero cominciamo di nuovo
e così linnesto si realizzerà. Un mezzo per
ravvivare la Preghiera di Gesù è la lettura, ma è
meglio leggere soprattutto testi riguardanti la preghiera.
Teofane il Recluso
|