SILVANO DEL MONTE ATHOS
Il dono del Pentimento |
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Signore, lanima mia ti ha conosciuto e ora scrivo
della tua misericordia per il tuo popolo.
Popoli tutti, non affliggetevi per la difficoltà della
vita. Solamente, lottate contro il peccato e invocate
laiuto di Dio: vi darà il necessario, perché è
misericordioso e ci ama.
Popoli tutti, lanima mia desidera che conosciate il
Signore e contempliate la sua misericordia e la sua
gloria. Ho settantadue anni e la mia morte è vicina:
scrivo sulla misericordia del Signore che mi è stata
rivelata per mezzo dello Spirito santo.
Se solo potessi farvi salire su un alto monte!
Dallalta vetta vedreste il volto mite e
misericordioso del Signore e i vostri cuori esulterebbero.
In verità vi dico: nulla di buono conosco in me, e i
miei peccati sono numerosi, ma la grazia dello Spirito
santo ha cancellato i miei peccati.
Così so che a tutti coloro che lottano contro il peccato
il Signore dona non solo il perdono, ma anche la grazia
dello Spirito santo, grazia che rallegra lanima
colmandola di pace, soave e profonda.
O Signore, tu ami le tue creature. Ma chi potrebbe
conoscere il tuo amore, chi ne gusterebbe la dolcezza, se
non lo istruissi tu stesso nello Spirito santo?
Allora ti prego, Signore, manda sul mondo - questo mondo
che è tuo - la grazia dello Spirito santo, affinché
tutti conoscano il tuo amore. Consola gli uomini dal
cuore oppresso: nella gioia glorificheranno la tua
misericordia.
Consolatore buono, con le lacrime agli occhi ti supplico:
conforta le anime angosciate degli uomini; fa
conoscere a tutti i popoli la tua voce soave che annuncia:
Vi sono rimessi i peccati (cf. Mc 2,5). Sì,
o misericordioso, tu solo puoi compiere meraviglie e non
vi è meraviglia più grande di questa: amare un
peccatore nella sua miseria (cf. Rm 5,6-8). Amare un
santo è facile: ne è degno. O Signore, ascolta la
preghiera della terra! Tutti i popoli sono angosciati,
tutti intristiti nei peccati, tutti privati della tua
grazia: vivono tutti nelle tenebre.
Popoli tutti, terra tutta, gridiamo al Signore! La nostra
preghiera troverà ascolto: il Signore si rallegra del
pentimento e della conversione degli uomini (cf. Lc 15,7.10).
Tutte le potenze celesti attendono che anche noi gustiamo
la dolcezza dellamore di Dio e contempliamo la
bellezza del suo volto.
Serena e dolce è la vita degli uomini sulla terra se
trascorre nel santo timore di Dio. Oggi invece gli uomini
vivono secondo volontà e ragione umane, hanno
abbandonato i santi comandamenti e confidano di trovare
la felicità altrove che nel Signore. Non sanno che solo
il Signore è la nostra vera gioia e che solo nel Signore
luomo trova la felicità.
Come il sole ravviva i fiori del campo,
come il vento li culla,
così il Signore riscalda lanima,
così le infonde vita.
Il Signore ci ha fatto dono di ogni cosa perché
potessimo glorificarlo. Ma il mondo questo non lo capisce.
E come potrebbe capire ciò che non ha veduto né provato?
Io stesso, quando ero nel mondo, pensavo così:
Essere sano, attraente, ricco e stimato dagli
uomini: ecco la felicità! e avevo motivo di
orgoglio. Ma quando ho conosciuto il Signore per mezzo
dello Spirito santo, allora ho cominciato a capire che
tutta la gloria del mondo è come fumo che il vento
disperde.
Ora la grazia dello Spirito santo infonde gioia e letizia
nellanima mia: in questa profonda pace contemplo il
Signore e dimentico la terra.
Signore, riconduci a te il tuo popolo (cf. Lc 1,16):
conoscerà il tuo amore e tutti vedranno nello Spirito
santo la mitezza del tuo volto. Tutti possano godere già
qui sulla terra della visione del tuo volto:
contemplandoti come sei, diventeranno simili a te (cf. 1Gv
3,2).
Gloria al Signore che ci ha donato il pentimento: nel
pentimento tutti saremo salvati, tutti, senza eccezioni.
Solo chi non si pente non sarà salvato: io vedo la sua
disperazione e perciò piango di compassione per lui. Se
ogni anima conoscesse il Signore, se comprendesse quanto
ci ama, nessuno dispererebbe della propria salvezza,
nessuno alzerebbe lamenti.
Cosaltro dobbiamo aspettare? Che qualcuno intoni
per noi una melodia celeste? Ma lo Spirito che opera è
lunico e il medesimo (cf. 1Cor 12,11):
nel cielo,
tutto vive per opera dello Spirito santo;
sulla terra,
a noi è dato il medesimo Spirito santo;
nelle chiese di Dio,
le divine liturgie
si compiono nello Spirito santo;
nei deserti, sui monti,
nelle caverne (Eb 11,38),
ovunque gli asceti di Cristo
vivono nello Spirito santo.
Se lo custodiamo, ci renderà liberi (cf. Gv 8,31-36) da
ogni tenebra, e la vita eterna dimorerà in noi. Se tutti
gli uomini si pentissero e osservassero i comandamenti di
Dio, avremmo il paradiso sulla terra, perché il regno di
Dio è dentro di noi (cf. Lc 17,21). Il regno di Dio è
lo Spirito santo, e lo Spirito santo è il medesimo in
cielo come in terra.
Il Signore dona il paradiso e il regno eterno al
peccatore che si pente. Nella sua infinita misericordia
fa dono di se stesso, non ricorda i nostri peccati, come
non ha ricordato quelli del ladrone sulla croce (cf. Lc
23,39-43).
Grande
è la tua misericordia, Signore. |
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Chi potrà renderti grazie in modo
adeguato per aver effuso sulla terra il tuo Spirito santo
(cf. Gv 19,30)?
Grande è la tua giustizia, Signore.
Agli apostoli hai promesso: Non vi lascerò
orfani (Gv 14,18). Noi ora viviamo di questa
misericordia e la nostra anima avverte che il Signore ci
ama. Chi non lo avverte, si penta: il Signore gli
concederà la grazia a guida della sua anima. Se però
vedi un peccatore e non ne provi compassione, allora la
grazia ti abbandonerà. Abbiamo ricevuto il comandamento
dellamore (cf. Gv 13,34) e lamore di Cristo
ha compassione di tutti, e lo Spirito santo ci infonde la
forza di compiere il bene.
Spirito santo, non abbandonarci!
Quando tu sei in noi,
lanima avverte la tua presenza,
trova in Dio la sua beatitudine:
tu ci doni lamore ardente per Dio.
Il Signore ha tanto amato gli uomini, sue creature (cf.
Gv 3,16), che li ha santificati nello Spirito santo e li
ha resi suoi simili. Misericordioso è il Signore (cf.
Sal 103,8), e lo Spirito santo infonde in noi la forza di
essere misericordiosi. Umiliamoci, fratelli. Con il
pentimento riceveremo in dono un cuore compassionevole:
allora vedremo la gloria del Signore, conosciuta
dallanima e dalla mente per grazia dello Spirito
santo.
Chi si pente in verità è pronto a sopportare qualsiasi
tribolazione: fatica e travaglio, fame e sete,
freddo e nudità (2Cor 11,27), disprezzo ed esilio,
ingiustizia e calunnia; la sua anima infatti è tesa
verso Dio e non si preoccupa delle cose del mondo (cf. 1Cor
7,32-34), ma si rivolge a Dio con preghiera pura.
Chi è attaccato alle ricchezze e al denaro non può mai
dimorare in Dio con spirito puro (cf. Lc 16,13): la sua
anima è costantemente preda della preoccupazione di cosa
fare di questi beni terreni. Se non si pente sinceramente
e non si rattrista per aver peccato davanti a Dio,
morirà prigioniero di quella passione, senza conoscere
il Signore.
Quando ti prendono ciò che possiedi, tu dallo (cf. Mt 5,40-42):
lamore di Dio non oppone rifiuto.
Ma chi non ha conosciuto lamore di Dio non può
essere misericordioso: la gioia dello Spirito santo non
dimora nella sua anima.
Se il Signore misericordioso
ha sofferto per donarci lo Spirito santo
che procede dal Padre,
se ci ha dato il suo corpo e il suo sangue,
allora è evidente
che ci darà anche tutto il resto
di cui abbiamo bisogno
(cf. Lc 11,9-13; Mt 6,33).
Abbandoniamoci alla volontà di Dio: vedremo la sua
provvidenza e il Signore ci colmerà al di là di ogni
nostra attesa.
Il Signore perdona i peccati di chi ha compassione del
fratello. Luomo misericordioso non ricorda il male
ricevuto: anche se lo hanno maltrattato e offeso, anche
se gli hanno tolto ciò che possedeva, il suo cuore non
si turba perché conosce la misericordia di Dio. Nessun
uomo può rapire la misericordia del Signore: è
inviolabile perché abita nellalto dei cieli,
presso Dio (cf. Mt 6,20).
Il mio spirito è debole: come candela si spegne al
minimo soffio di vento; lo spirito dei santi invece è
ardente: come roveto che non si consuma (cf. Es 3,2) non
teme alcun vento. Chi mi darà un ardore tale che il mio
amore per Dio non conosca riposo, né di giorno né di
notte (cf. Sal 132,3-4)? Lamore di Dio è fuoco
divorante: per esso i santi sopportarono ogni
tribolazione e ricevettero il dono dei miracoli.
Guarivano i malati, risuscitavano i morti, camminavano
sullacqua, si sollevavano da terra durante la
preghiera, facevano scendere la pioggia dal cielo. Io
vorrei imparare solo lumiltà e la mitezza di
Cristo (cf. Mt 11,29): nel suo amore possa io non
offendere mai nessuno e giungere a pregare per tutti come
per me stesso.
Povero me! Scrivo sullamore di Dio. Ma Dio non lo
amo come dovrei. Per questo, triste e afflitto, come
Adamo cacciato dal paradiso, gemo a gran voce:
Signore, abbi pietà di me, tua creatura
caduta. Quante volte mi hai fatto dono della tua
grazia! E io nella mia vanagloria non lho custodita!
Eppure lanima mia ti conosce, mio Creatore e mio
Dio, perciò ti cerco gemendo, come Giuseppe trascinato
schiavo in Egitto (cf. Gen 37,28).
Ti ho amareggiato con i miei peccati e tu hai distolto da
me il tuo volto. Lanima mia desidera te e soffre
per la tua lontananza.
Spirito santo, non mi abbandonare! Quando ti allontani da
me, i pensieri malvagi assalgono il mio cuore:
lanima mia piange lacrime amare.
Signora tutta santa, Madre di Dio, tu conosci il mio
dolore; vedi che ho amareggiato il Signore e lui mi ha
abbandonato. Ti supplico: salva me, creatura di Dio;
salva me, servo tuo.
Se pensi male degli uomini, uno spirito malvagio vive in
te e ti ispira pensieri malvagi contro i fratelli. Se uno
muore senza pentirsi, senza perdonare al fratello,
lanima sua sarà là dovè lo spirito
malvagio che lha resa schiava.
Questa è la verità: se perdoni, il Signore ti ha
perdonato; se non perdoni, il peccato dimora in te (cf.
Mt 6,14-15). Il Signore vuole che amiamo il prossimo.
Se sei consapevole
che il Signore ama il prossimo,
significa che lamore di Dio è in te;
se sei consapevole
che il Signore ama molto le sue creature,
se tu stesso hai misericordia
per ogni creatura,
se ami i nemici,
se ti consideri inferiore a tutti,
allora la potente grazia dello Spirito santo è in te.
Chi ha in sé lo Spirito santo anche se non ne
possiede la pienezza si preoccupa per tutti gli
uomini, notte e giorno; il suo cuore soffre per ogni
creatura di Dio e in modo particolare per quelli che non
conoscono Dio, che si oppongono a lui e che vanno
incontro al fuoco dei tormenti. Per costoro, ancor più
che per se stesso, egli prega notte e giorno, affinché
tutti si pentano e giungano a conoscere il Signore.
Il Signore pregava per coloro che lo crocifiggevano:
Padre, perdonali, perché non sanno quello che
fanno (Lc 23,34).
Stefano, primo diacono, pregava per quelli che lo
lapidavano: Signore, non imputar loro questo
peccato (At 7,60).
Anche noi, se vogliamo che la grazia di Dio dimori in noi,
dobbiamo pregare per i nemici.
Se non hai compassione del peccatore che proverà i
tormenti del fuoco, allora in te non dimora la grazia
dello Spirito santo ma uno spirito malvagio:
finché hai vita
lotta per liberartene
con il pentimento.
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